Non cè ancora il Museo a Badolato, né sappiamo se e quando ci sarà: nessuna previsione è possibile con questo chiaro di luna. Nel frattempo, però, noi continuiamo a raccogliere ogni piccola o grande cosa possibile: dal libro al documento, dal tegame in rame alla pala per il forno, dalla madia alla valigia di cartone
Recentemente abbiamo chiesto, e ottenuto, due manufatti che non sono dei capolavori, ma sono per noi di notevole importanza museale perché si tratta di prodotti del nostro glorioso e ormai scomparso artigianato. E sono ancora, per noi, importanti documenti di valenza socio-affettiva in quanto ci ricordano delle persone che abbiamo conosciuto, che abbiamo stimato e con le quali abbiamo anche condiviso significativi momenti del passato, a livello personale e di Comunità.
Lo scaffale ligneo che vediamo nella foto, in parte scolpito, è stato realizzato verso la metà degli anni Venti da mastro Saverio Loiero (Badolato, 1895 - Roma, 1975) e da mastro Vincenzo Schiavone (Badolato, 1897 - Melito Porto Salvo, 1972). Il committente è stato Francesco Pultrone (Badolato, 1899 - 1940), che nella sua breve vita è stato un commerciante al dettaglio e allingrosso tra i più dinamici della nostra regione. Rimasto per ottantanni nel locale che è stato negozio di don Ciccio , è stato regalato a La Radice dai titolari della Srl Costa degli Angeli, gli amici Domenico Leuzzi e Francesco Mannello, che hanno acquistato anni fa limmobile. E La Radice lo usa quale capiente scaffale per libri della Biblioteca Comunale che gestisce ormai dal 1999. Il banco dellaltra foto è appartenuto per numerosi decenni a mastro Peppino Spagnolo, uno dei tanti falegnami badolatesi che nel ventesimo secolo si sono recati a Napoli per perfezionarsi nellarte, diventando valenti ebanisti al servizio del popolo badolatese. A noi lo hanno regalato, insieme ad alcuni attrezzi, gli eredi del compianto mastro Peppino, la gentile signora Adelina Gallelli e il figlio Enzo, il nostro amico medico nonché attento lettore de La Radice, che vive a Modena.
Si tratta di due grandi oggetti per un grande Museo che, se realizzato, sarà della gente di Badolato. Agli amici donanti ancora un grazie da queste colonne.