Esistono alcuni indizi, certamente da approfondire, che fanno pensare ad una presenza
degli ordini cavallereschi nella zona tra Santa Caterina dello Ionio e Badolato.
Il centro caterisano presenta diverse affinità con il probabile sito templare di Montauro.
Infatti, se è vero che San Pantaleone è il Patrono del borgo montaurese (con la chiesa Madre
dedicata al Santo di Nicomedia) è anche vero che in tutto il comprensorio soveratese solo
Santa Caterina possiede una chiesa (parrocchiale) dedicata a San Pantaleone. Inoltre vi è da
aggiungere che anche Montauro ebbe una chiesa dedicata a Santa Caterina dAlessandria
(Santa orientale molto venerata dai cavalieri templari) e che la sua immagine è tuttora presente
nella chiesa Matrice in un affresco racchiuso in una cornice ovale. Ma vi è di più. Nelle
chiese dei due paesi del soveratese sono presenti, esattamente come nella misteriosissima
chiesa templare francese di Rennes le Chateau, le
scritte Terribilis locus iste (Questo luogo è terribile).
A Santa Caterina dello Ionio tale scritta la
troviamo esattamente nella chiesa omonima, risalente
al XII secolo, che fu costruita (con annesso
ledificio dellOspedale per i pellegrini - altro
indizio di una presenza templare -) sul punto in
cui apparve la Santa ai saraceni, per scacciarli via
dal paese. A Montauro invece la scritta
Terribilis... è presente sul portale della chiesa
di San Pantaleone. Infine, nella chiesa caterisana
dellAnnunziata si possono notare alcuni simboli
tra cui una croce ottagona (Croce di Malta) e il
fiore non ti scordar di me (emblema massonico).
Davvero sorprendente invece è la presenza su
una parete della chiesa di Santa Caterina dEgitto
del borgo di Badolato (un tempo fortificato e di
fondazione normanna), su un antico affresco rinvenuto
di recente: una croce patente a cerchio
tipica dei cavalieri templari.