Data: 31/03/2003 - Anno: 9 - Numero: 1 - Pagina: 26 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: Aldo Gallace (Altri articoli dell'autore)
Sarà stato proprio lo spirito di avventura a spingere un giovane, non ancora trentenne, a lasciarsi alle spalle tutto ciò che la società offre, le comodità, gli amici, le ragazze, il cinema, la macchina… Soprattutto la macchina. Sì, perché Gianluca Ratta è un ragazzo torinese che si è avventurato nell’impresa di attraversare l’Europa a piedi. Obiettivo, entrare nel Guinnes dei Primati. È partito il 1° gennaio del 2000, anno del Giubileo, per il giro d’Italia; ha incontrato molte altre persone, in quel periodo, che viaggiavano con lo “stesso mezzo”, soprattutto gente dell’Est Europa ma che arrivava “solo fino a Roma”. Nell’ottobre del 2000, in Sicilia, incontra un cucciolo di husky denutrito, malato e soprattutto impaurito. Il primo approccio è stato: “Se vuoi venire con me… c’è da camminare”, e da quel momento, dopo aver scodinzolato allegramente, la cagnetta è diventata compagna inseparabile di uno strano e lungo viaggio. Con lei, Gianluca condivide tutto, gioie, fatiche, speranze, sonno, cibo, sorrisi, rifiuti. Sì, anche rifiuti da parte di quella gente, tanta, che con pregiudizio li guarda e li scansa. Non è successo così a Badolato Marina, dove Gianluca e Shira sono arrivati la sera del 31 marzo 2003; una serata piovosa, poca gente per le strade, “chiedono” del parroco, chiedono un posto per dormire, (altrimenti, come tantissime altre volte, li attende la stazione o il cielo stellato). Con la disponibilità e l’accoglienza di sempre, in parrocchia hanno trovato ciò che hanno chiesto, ma soprattutto hanno trovato tanto calore umano. La cagnetta ha subito fatto amicizia con i bambini e i ragazzi presenti, e Gianluca dopo essersi sistemato in una stanza non smetteva di ripetere: “Siete buoni, siete molto buoni; il parroco è una persona speciale, lei –indicando una delle tante mamme presenti- è buona, è la mia seconda mamma”. Il suo sguardo e i suoi occhi lucenti denotavano il suo carattere fiero, la gioia di vivere e di vedere realtà così diverse, magari nel giro di pochi chilometri. Ha raccontato del suo viaggio: nel 2001 hanno percorso l’arco alpino a “piedi e zampe”, nel 2002 Svizzera e Austria; nel 2003 sono partiti da Genova, devono attraversare 31 nazioni. Al 31 marzo 2003, in 385 giorni di effettivo cammino, Gianluca ha già percorso 14.568 chilometri consumando cinque paia di scarpe (Shira ha qualche chilometro in meno essendo “partita dopo”). La mattina del 1° aprile, Gianluca e Shira, riprendono il cammino, devono risalire il litorale ionico, al ritmo di 35-45 chilometri al giorno. Sperano di concludere la loro avventura tra una decina di anni, a Londra sede del Guinnes. Buon viaggio, amici. |