Data: 31/03/2004 - Anno: 10 - Numero: 1 - Pagina: 19 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: REDAZIONE (Altri articoli dell'autore)
Maria Franzé non è badolatese, ma da alcuni anni a questa parte con Badolato ha un legame parentale. Con “La Radice”, poi, si è stabilito un contatto già all’inizio del 1999, quando è stata da noi pubblicata “Folli folletti”, una sua fresca poesia che, a nostra richiesta, ci ha regalato (n° 1/1999, pag. 4). Quel dinamico e stimolante componimento poetico è oggi compreso in una raccolta che la giovane Maria Franzé ha dato di recente alle stampe, regalandone una copia alla nostra Associazione e una alla Biblioteca Comunale di Badolato. Un’altra copia è sulla nostra scrivania, omaggio personale della Franzé a chi l’ “ha incentivata fin dall’inizio”. Ecco motivate le poche righe di presentazione su questo periodico. La poesia di Maria Franzé, bell’esempio di sicure e valide capacità di tanti giovani d’oggi, va dall’osservazione attenta alla riflessione matura, alla vibrata reazione che talvolta ha sapore di sdegno, alla necessaria speranza, alla rassicurante fede. Pervasa da entusiasmo e gioia, evidenzia maturo equilibrio e anelito di giustizia, non proprio rari nei nostri giovani . Né nasconde la paura per le terribili condizioni che caratterizzano la vita dell’uomo su buona parte del pianeta. Una poesia, quindi, che è anche un atto di accusa. Ed è, forse, questo il più importante messaggio dei giovani, ai quali noi adulti stiamo consegnando un mondo alla deriva. Mondo che loro, i giovani, potrebbero ancora salvare, con il lavoro, l’onestà, l’entusiasmo, la fantasia. La poesia di Maria Franzé ci autorizza a sperare ancora in un futuro meno brutto del presente.
LUCCIOLE NEL DESERTO
Le lucciole vagano, insistenti si posano accanto all’infelicità. Unite dal loro luccichio sorvolano i deserti senza separarsi, vincendo l’aridità. |