Data: 31/12/2007 - Anno: 13 - Numero: 4 - Pagina: 30 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
VIA ROMA Vinèhra 'e Natàla |
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AUTORE: Vincenzo Squillacioti, Mario R. Gallelli (Altri articoli dell'autore)
Via Roma è una stretta e non lunga via nel centro di Badolato Superiore: inizia da corso Umberto I, nei pressi della chiesa matrice, e confluisce in via Dante Alighieri che costeggia buona parte della zona sud del paese. Non diciamo perché si chiama via Roma: sembra ovvio che in ogni paese o città s'intestasse a Roma una via dopo l'unificazione d'Italia. La parte iniziale della via era indicata dai nostri nonni e bisnonni come vinèhra 'e Natàla. Vinèhra sta per vicolo, ma perché "di Natale"? Precedentemente ai due badolatesi di nome Natale che si ricordano a memoria d'uomo (Natale Cossari e Natale u Voscu), è vissuto a Badolato un certo Natale Siclari, qui stabilitosi negli anni Ottanta del 19° secolo. Proveniva da Villa San Giovanni e faceva il marinaio sulle navi della famiglia reggina dei Calabrò che commerciavano granaglie ed altro toccando le spiagge di Crotone e di Soverato. Il Siclari, intravedendo lo sviluppo delle nostre marine in seguito alla realizzazione della strada ferrata (1866-1875), e successivamente della carrabile Badolato-Scalo ferroviario, si stabilì a Badolato, dove fu attivo commerciante, prima nella marina e poi in paese. Qui sposò una Peronace da cui ebbe tre figli, tra cui Santa (1885-1938), prima moglie del commerciante Domenico De Rosi (i più anziani potrebbero ricordare). Di lui così scrive un suo nipote, Natale Siclari come lo zio: "Questo uomo può vantare il merito di avere avviato la gente di quelle contrade verso un gradino più elevato di civiltà sviluppando il mercato, il sistema delle relazioni dello scambio dei prodotti o di determinati prodotti. Prima che si fosse stabilito lui in quel paese, nel mercato di quel luogo e dei viciniori, il prezzo di un prodotto, come costumava la gente primitiva, era determinato dalla quantità di un altro prodotto ceduto in proporzione adeguata al primo." (Da Racconti Popolari Calabresi). Intraprendente e abile nel commercio, divenne benestante, lasciando un'impronta di sé anche nel nome dialettale di via Roma. |