Data: 31/08/2008 - Anno: 14 - Numero: 2 - Pagina: 16 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: Saverio Badolato (Altri articoli dell'autore)
(L’amico Saverio Badolato, della vicina S. Caterina sullo Ionio, formato a Scuola classica dei decenni passati e vicino a “La Radice” fin dai primi anni, ci ha mandato un suo contributo che volentieri pubblichiamo. Noi non avevamo notato, né avevamo mai letto, che uno dei due guerrieri rinvenuti nel mare di Riace ha i capelli corti alla nuca, a differenza dell’altro che li ha lunghi. Con le righe che seguono egli ce ne dice la motivazione, spiegandoci che la differenza è dovuta ad una precisa regola sociale che, a pensarci bene, è rimasta tacitamente in vigore sino ad un passato non poi tanto remoto. Regola che trovava probabilmente ragion d’essere nel fatto che il plebeo, non avendo la possibilità di pratica igienica soddisfacente, avrebbe emanato continuamente cattivo sudore a causa dei capelli lunghi. L’amico Badolato conclude con una sua personale interpretazione che vedrebbe, da ciò, la contrapposizione tra potere aristocratico e plebeo. Noi lo ringraziamo)
Novità sui Bronzi di Riace. Da un’attenta analisi risulta che il Bronzo dai capelli lunghi rappresenta il guerriero aristocratico mentre l’altro è il guerriero del popolo. Il secondo è infatti con i capelli corti sul collo, cioè a “cozzo pinnato” (spennato) o “tamarro cozzale” (termini poi passati in dispregiativo). Pensiamo che il popolo abbia voluto contrapporre al potere aristocratico il potere popolare. Il dibattito è aperto.
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