Data: 31/12/2021 - Anno: 27 - Numero: 3 - Pagina: 18 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
UN ALTRO ROMANZO BADOLATESE (di Vittoria Leuzzi) |
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AUTORE: Giovanna Durante (Altri articoli dell'autore)
Nel leggere il libro di Vittoria Leuzzi, ci si trova subito immersi in un mondo ricco di storia, leggende, ricordi e toccanti sentimenti: sono preziosi frammenti di vita che, nel bene o nel male, hanno segnato fasi diverse di tutta una generazione. È il vissuto della gente di Badolato, antico borgo medievale della Calabria ionica, quello evocato dalla scrittrice, il mondo dove sono vissuti da protagonisti i suoi antenati e dove in parte si è svolta la sua vita; un mondo di cui bisogna preservare la memoria per trasmetterla alle future generazioni, come perle di saggezza, poiché, come disse opportunamente Carlo Levi, “Il futuro ha un cuore antico”. Dai racconti smozzicati del vecchio questuante del convento abbandonato del paese emerge un contesto non privo di fatica, soprusi, sottomissioni e disuguaglianze sociali, ma anche ricco di valori umani quali l’amore, la condivisione, la solidarietà, e soprattutto la dignità e l’orgoglio di un popolo che ha sempre lottato per rialzarsi e per migliorare la sua condizione umana e sociale. C’è inoltre da notare come la brava scrittrice percorra le vicende dei protagonisti del suo romanzo con un coraggio ed una partecipazione emotiva che suggerisce e impone riflessioni sulla vita di un mondo, quello meridionale, intriso di rabbia e sconforto ma comunque rivolto alla speranza ed alla voglia di riscatto e di giustizia. Ogni pagina del libro “parla” per raccontare avvenimenti religiosi, familiari e sociali da cui si evince la presenza di una comunità fortemente motivata dalla vita di gruppo; fatti realmente accaduti, a volte romanzati come la contrastata storia d’amore di due giovani, Margarita e Vittorio, appartenenti a due classi sociali diverse. Ogni vicoletto, ogni ruga, ogni chiesa o fontana narra una storia o una leggenda che fa rinascere nella memoria l’eco di un passato pregno di antiche tradizioni, con i suoi pregiudizi e una mentalità arretrata. E noi tutti sappiamo che, per quanto piccolo ed arretrato possa essere il nostro paese, è sempre e comunque qualcosa di unico: è come un prezioso scrigno che conserva la nostra esistenza e ne custodisce i ricordi. Lo stile espressivo, complesso e del tutto personale, ha la capacità di affascinare il lettore, mentre le espressioni dialettali arricchiscono il romanzo, riportando alla memoria termini, locuzioni e proverbi ormai scomparsi. È questo un libro che io ho letto con trasporto, e che suggerisco a chiunque voglia conoscere un’avvincente pagina di narrativa, ma soprattutto a chi ama le proprie radici. |