Data: 31/12/2016 - Anno: 22 - Numero: 3 - Pagina: 13 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
IL PLURALISMO RELIGIOSO E LA POSIZIONE DEL MONDO CATTOLICO |
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AUTORE: Vittorio Bonacci (Altri articoli dell'autore)
La nostra societ sta diventando sempre pi multietnica, multirazziale e caratterizzata dal pluralismo religioso sia autoctono sia dovuto al fenomeno migratorio. Per avviare e implementare seriamente limpegno ecumenico necessario ricercare il dialogo con tutte le presenze religiose, non cristiane e non cattoliche, diffuse in Italia. Ma il dialogo non pu essere attivato tra soggetti che si ignorano reciprocamente. In questa direzione il primo passo significativo consiste nellelaborare una mappa aggiornata dei gruppi religiosi presenti nelle varie realt locali, distinguendo, anche in base ad una valutazione empirica, tra gruppi aperti al dialogo e gruppi che si mostrano piuttosto chiusi al dialogo. Facendo riferimento alla presenze pi diffuse nel nostro Paese, nel primo gruppo rientrano gli Ortodossi, gli Anglicani, i Protestanti. Nel secondo gruppo rientrano invece gli Islamici, i Testimoni di Geova e alcune forme di Pentecostalismo che adottano atteggiamenti di chiusura. Il dialogo, ovviamente, va ricercato con tutte le espressioni religiose anche se con alcune il compito appare pi difficile. Il secondo passo da compiere, dando per scontate le motivazioni connesse con il fenomeno migratorio, consiste nellindividuare e studiare i motivi della nascita e dellincremento dei vari movimenti religiosi. In questa analisi bisogna anzitutto risalire ai collegamenti ad organizzazioni sovrannazionali che hanno interessi economici e/o politici. Accanto a situazioni geopolitiche vi sono anche motivazioni di natura psicologica. Lappartenenza ad un movimento religioso pu apparire un facile rifugio per persone turbate psicologicamente, bisognose di sicurezze. Gli adepti a volte vengono vincolati con forme di coercizione emotive fino ad arrivare a limitazioni della libert personale. In una situazione caratterizzata, come nel caso del nostro Paese, da una rilevante tradizione cattolica, il proliferare di molteplici movimenti religiosi pu essere favorito quando le comunit cristiane non esprimono con pienezza le potenzialit di vita e di testimonianza proposte dal Vangelo. La scarsa conoscenza della Sacra Scrittura, da parte dei cattolici, pu rappresentare unaltra causa che favorisce lespandersi dei movimenti religiosi. Un passo ulteriore riguarda la conoscenza delle tesi dottrinali dei vari gruppi religiosi. Per motivi di spazio ci limitiamo ad accennare a quelle dellIslam e dei Testimoni di Geova. ISLAM. Il termine significa abbandono, sottomissione alla volont di Dio. LIslam nato attorno allannuncio della rivelazione desunta dal Corano, trasmessa per opera del profeta Maometto. Il movimento religioso mosse i primi passi nella zona centrale della penisola arabica. In un primo momento Maometto intese rivolgersi solo alla sua gente. Gli sviluppi successivi portarono a valorizzare il potenziale universale del messaggio trasmesso dal Corano. LISLAM si considera la pi pura delle religioni monoteistiche e lunicit di Dio lunico vero dogma. Accanto al Corano c la Sunnah: linsieme dei detti e fatti di Maometto che costituiscono le verit fondamentali. Per il tono delle argomentazioni contenute nella Sunnah essa si configura, pi che una vera e propria teologia, come unapologia difensiva, impegnata principalmente a contrastare gli avversari di questa fede piuttosto che investigare sul mistero divino. I TESTIMONI DI GEOVA. Si dedicano alla diffusione del loro messaggio con molto zelo e spesso, soggettivamente, con sincerit. Colpisce il loro atteggiamento di proselitismo aggressivo e a volte denigratorio. I seguaci si presentano come cristiani, ma in realt non appartengono alla comunione cristiana. Rifiutano, infatti, verit fondamentali del Cristianesimo come la Trinit, la divinit di Cristo e negano limmortalit dellanima. Quale pu essere latteggiamento dei Cattolici verso i gruppi e movimenti religiosi ? Anzitutto non aver paura del confronto e saper riconoscere gli elementi positivi e condivisibili che sussistono. San Paolo nella prima lettera ai cristiani di Tessalonica raccomanda: Esaminate ogni cosa e tenete ci che buono. Francesco Olgiati, filosofo neoscolastico del secolo scorso, amava dire che in ogni errore c sempre unanima di verit. Nella Nota pastorale del 1989 si raccomanda di tenere verso gli altri gruppi religiosi: Un atteggiamento di equilibrio, di fermezza e insieme di carit, rafforzando soprattutto la propria identit di fede. Attualmente Papa Francesco, seguendo la linea gi tracciata da Giovanni Paolo II, sta compiendo dei passi significativi per lunit di tutti i cristiani. In questa direzione particolare rilevanza assumono gli incontri di Assisi. Lultimo passo, in ordine di tempo, rappresentato dal viaggio, a sorpresa, dello stesso Papa Francesco in Svezia per avviare un processo di incontro e di apertura nei riguardi dei Luterani. |