Certo, bisogna dire forno a legna, anche per non dare ulteriori spunti, pure di tipo linguistico, ai comunque tanti che desiderano ardentemente moltiplicare gli oltre milleduecento chilometri che separano Capo Passero dallestrema punta delle Alpi. Però -lasciatemelo dire- quanta pregnanza, quanta efficacia e quanto odor di pane fresco nel termine cocip`àna!
Secondo una stima, azzardata su dati anagrafici in nostro possesso, a metà del secolo ventesimo a Badolato (Superiore) ce nerano da un minimo di 1000 ad un massimo di 1250: uno per famiglia, mediamente. Ubicati per lo più nel salàru, ma anche nelle terrazze e nelle loggette, erano uno degli elementi più importanti della struttura organizzativa della comunità; un po come lasino e la stalla, il maiale e la zappa.
Oggi ne sopravvivono ancora tanti. In questi ultimi anni, in particolare, va evidenziandosi un preciso e determinato intento a non demolirli, in fase di restauro delle vecchie case, in quanto hanno forte sapore dantico, oltre che fragranza di pane fresco, genuino e nutriente. Chissà che a far nascere un tal costume conservativo non abbia contribuito anche questo periodico!?