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Data: 31/12/2013 - Anno: 19 - Numero: 3 - Pagina: 22 - INDIETRO - INDICE - AVANTI

ANCORA STORIA SALVATA PER CASO (N° 3)

Letture: 1160               AUTORE: Franco Muià (Altri articoli dell'autore)        

La pubblicazione sulla nostra rivista di alcune delle antiche immagini casualmente ritrovate,
rappresentanti ritratti di badolatesi del periodo precedente l’ultima guerra mondiale, ha
portato a felici ritrovamenti. Ricordiamo che il nostro obbiettivo è dare un nome, e possibilmente
una storia, alle persone ritratte, recuperandone la memoria sia come soggetto personale
che pubblico.
Dopo la pubblicazione del nostro primo articolo, che ha portato al riconoscimento della
fotografia di Vittoria Carnuccio (Cajnu) con i figli, in procinto di emigrare in Argentina,
abbiamo mostrato sul numero successivo le immagini di tre bambini fra i più piccoli fotografati.
Contavamo sul possibile riconoscimento da parte di familiari, se non addirittura degli
stessi bimbi ritratti. Potete leggere in altra pagina di questo stesso numero della rivista della
circostanza del riconoscimento di Vittoria Squillacioti, raffigurata nella foto in basso a destra
sull’articolo del numero scorso. Un’altra storia di emigrazione, questa volta verso il Nord
America.
Altro interessante
particolare è quello che
ci è stato narrato dal
fratello del bimbo raffigurato
nella foto centrale,
sempre del numero
scorso. Il bimbo
ritratto, Sostene Pittelli,
era nato a cavallo del
1940, primo figlio di
Sostene (anche il padre
aveva lo stesso nome) e
di Vittoria Piperissa. Il
padre era stato chiamato
alle armi all’inizio
della guerra e aveva quindi deciso di far fotografare il figlio, per poter portare con sé una sua fotografia. Il bimbo
purtroppo morì dopo pochi mesi dallo scatto della foto, sembra per una delle tante malattie
endemiche infantili che ancora allora erano causa di altissima mortalità. Il padre tornò dalla
guerra dopo la morte del bimbo e la coppia ebbe altri due figli, ancora oggi viventi. Questi
figli non poterono quindi mai conoscere personalmente il proprio fratello, ma ne ebbero un
ricordo tramite la fotografia allora scattata. Un ricordo che oggi si ravviva tramite la pubblicazione
di quella fotografia sulla nostra rivista.
Questi due episodi di riconoscimento hanno dato gioia alle persone coinvolte, ma sono
state anche molto gratificanti per noi che vediamo realizzare ciò che avevamo sperato e per
cui abbiamo lavorato.
La terza immagine pubblicata sullo scorso numero raffigurava una bambina rimasta ancora
sconosciuta, ma della quale possiamo ora mostrare qui un’altra foto, questa volta insieme
ad una donna adulta, forse la madre, e potrebbe quindi essere utile al riconoscimento di
entrambe.

Per questo motivo pubblichiamo su questo numero anche un’altra foto di donna con bambino,
anche questi di incerta identificazione, sperando che la diffusione della rivista, anche e
soprattutto all’estero, porti ad altri nomi e ad altre storie.
Abbiamo recentemente avuto l’opportunità di avere a disposizione altre 15 lastre fotografiche
risalenti allo stesso periodo delle prime trattate fino ad ora. Dopo averle ripulite, digitalizzate
e riprodotte in positivo abbiamo ora un totale di 108 ritratti di abitanti di Badolato risalenti
al periodo precedente la seconda guerra mondiale. A molti di questi abbiamo potuto dare
un nome e una storia, altri attendono ancora di essere identificati, con la collaborazione di tutti
i lettori, non solo per farci sapere se ricordano i nomi e le storie delle persone raffigurate, ma
anche, ed è una speranza che sappiamo possibile, con la disponibilità di altro materiale foto-
CEFALEA (EMICRANIA-MAL DI TESTA): SEGNI DI ALLARME
• Esordio improvviso di prima cefalea o di un “nuovo” tipo di cefalea grave
• Peggioramento di una cefalea preesistente (aggravamento progressivo della frequenza,
della durata e dell’intensità dei sintomi nell’arco di giorni o settimane)
• Una cefalea che cambia improvvisamente di natura e gravità (ad esempio una cefalea che
dura più del solito e che si accompagni a sintomi di tipo neurologico prima mai presenti)
• Cefalea scatenata da sforzi anche non intensi: esercizio fisico, tosse, starnuto, attività sessuale
(è invece normale che durante un attacco emicranico uno sforzo intenso la peggiori)
• Cefalea accompagnata da febbre, nausea e vomito o da solo vomito incoercibile, o da ipertensione
arteriosa grave
• Cefalea con associati sintomi di tipo neurologico (paralisi, disturbo della parola, alterazioni
della personalità o delle funzioni intellettive, sonnolenza, ecc...)
• Cefalea ad esordio dopo i 50 anni
In tutti questi casi è opportuno consultare al più presto il proprio medico di famiglia
per una valutazione clinica e, se necessario, anche strumentale (TAC, RMN, ecc...).
Il medico
grafico, e nuove immagini
di persone e luoghi del
periodo a cui ci stiamo
dedicando, in particolare
agli anni che vanno dal
’20 al ’40 del secolo
scorso.
A questo scopo si può
contattare La Radice,
oppure direttamente lo
scrivente, al proprio studio
in Corso Umberto I al
borgo antico o via e mail
(francomuia@gmail.com).
Franco Muià


ANCORA STORIA SALVATA PER CASO (N° 3) - Franco Muià
ANCORA STORIA SALVATA PER CASO (N° 3) - Franco Muià

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