Data: 31/03/2007 - Anno: 13 - Numero: 1 - Pagina: 24 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: Direzione (Altri articoli dell'autore)
Non c'è ancora il Museo a Badolato, nè sappiamo se e quando ci sarà: nessuna previsione è possibile con questo chiaro di luna. Nel frattempo, però, noi continuiamo a raccogliere ogni piccola o grande cosa possibile: dal libro al documento, dal tegame in rame alla pala per il forno, dalla madia alla valigia di cartone� Recentemente abbiamo chiesto, e ottenuto, due manufatti che non sono dei capolavori, ma sono per noi di notevole importanza museale perchè si tratta di prodotti del nostro glorioso e ormai scomparso artigianato. E sono ancora, per noi, importanti documenti di valenza socio-affettiva in quanto ci ricordano delle persone che abbiamo conosciuto, che abbiamo stimato e con le quali abbiamo anche condiviso significativi momenti del passato, a livello personale e di Comunità. Lo scaffale ligneo che vediamo nella foto, in parte scolpito, è stato realizzato verso la metà degli anni Venti da mastro Saverio Loiero (Badolato, 1895 - Roma, 1975) e da mastro Vincenzo Schiavone (Badolato, 1897 - Melito Porto Salvo, 1972). Il committente è stato Francesco Pultrone (Badolato, 1899 - 1940), che nella sua breve vita è stato un commerciante al dettaglio e all' ingrosso tra i più dinamici della nostra regione. Rimasto per ottant'anni nel locale che è stato negozio di don Ciccio , è stato regalato a "La Radice" dai titolari della Srl "Costa degli Angeli", gli amici Domenico Leuzzi e Francesco Mannello, che hanno acquistato anni fa l' immobile. E "La Radice" lo usa quale capiente scaffale per libri della Biblioteca Comunale che gestisce ormai dal 1999. Il "banco" dell' altra foto è appartenuto per numerosi decenni a mastro Peppino Spagnolo, uno dei tanti falegnami badolatesi che nel ventesimo secolo si sono recati a Napoli per perfezionarsi nell' arte, diventando valenti ebanisti al servizio del popolo badolatese. A noi lo hanno regalato, insieme ad alcuni attrezzi, gli eredi del compianto mastro Peppino, la gentile signora Adelina Gallelli e il figlio Enzo, il nostro amico medico nonchè attento lettore de "La Radice", che vive a Modena. Si tratta di due grandi oggetti per un grande Museo che, se realizzato, sarà della gente di Badolato. Agli amici donanti ancora un grazie da queste colonne. |