Data: 31/08/2021 - Anno: 27 - Numero: 2 - Pagina: 22 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
ANTONIO GESUALDO CI HA LASCIATI (Badolato, 4 gennaio 1936 - 26 giugno 2021) |
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AUTORE: Vincenzo Squillacioti (Altri articoli dell'autore)
Se n’è andato anche il professore Antonio Gesualdo, un Badolatese di cui si parlerà certamente per tante generazioni, qui da noi e altrove, data la vasta eredità di scritti che ha prodotto in vita, dedicata unicamente alla lettura, alla scrittura e a numerosi viaggi di gioventù appunto per ricerche in tutta Europa, e anche fuori. Versato in numerosi settori del sapere umano, ad iniziare dall’Araldica -soleva dire egli stesso-, e poi in Storia, non soltanto locale, in Lingue straniere, in Arte, in Filosofia,… Nella scrittura della lingua italiana perseguiva intenzionalmente la perfezione, profondendo in ogni suo scritto un impegno tale da realizzare prodotti che lui stesso amava definire apprezzabili da lettori adusi alle sue strutture, al suo stile. Per noi Totò Gesualdo (dottore in Lettere, Università di Messina) era l’amico con il quale si conversava di argomenti vari, quando gl’impegni culturali, suoi e nostri, ci consentivano un po’ di spazio per andare a trovarlo. Ma era anche uno dei più validi collaboratori di questo periodico, specialmente nei primi anni. Pur dedicandosi a scrivere senza sosta corposi articoli per testate varie di ogni parte della Calabria, pur dando alle stampe numerosi saggi e non pochi libi di Storia, trovava sempre il tempo di scrivere, per “La Radice”, del patrimonio artistico di Badolato, dei suoi uomini illustri quali, ad esempio, il certosino Urbano Fiorenza Priore della Certosa di Santo Stefano al bosco nel secolo XVII, o il Tenente Generale Medico Raffaele Squillacioti, Direttore della Sanità Militare Italiana nella metà del secolo ventesimo. Pertanto avvertiamo commossi il vuoto che ci ha lasciato con la sua dipartita il professore Gesualdo, il cui più grande merito ci piace asserire in chiusura di questa breve scheda- è quello di essere stato il primo in Badolato a dedicarsi, con impegno, metodo e fatica, alla ricerca della storia del nostro passato, creando con ciò tra noi il primo lievito di quell’atteggiamento che ci piace definire “cultura dell’amore della cultura”, di cui l’intero nostro sgangherato pianeta ha tanto bisogno. Vincenzo Squillacioti |