Data: 31/12/2003 - Anno: 9 - Numero: 4 - Pagina: 12 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
BADOLATO NELLE CARTE GEOGRAFICHE |
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AUTORE: Domenico Lanciano (Altri articoli dell'autore)
Fin dal 1973, nell’iniziare le ricerche per la mia tesi di laurea su Badolato, ho pensato che sarebbe stato utile, bello e assai interessante effettuare uno studio su quante e quali carte geografiche abbiano riportato il nome del nostro paese nel corso dei secoli. Recentemente, ho avuto la possibilità di visionare (per merito del preside Antonio Anoja e grazie all’avvocato e storico Giovanni Balletta di Catanzaro, amici de La Radice), il grosso, raro e costoso volume “Calabria la prima Italia” (Editalia, Roma, 1999) che riporta varia cartografia della nostra regione, realizzata in Europa tra il 1580 ed il 1815. Il termine BADULATO è riportato da: E. Danti 1580, affresco sito nella Galleria delle Carte Geografiche in Vaticano; F. Magini, 1620 Bologna; H. Hondorius, 1627; J. Blaeu, 1640 Amsterdam; J. Grovonius, 1737 Venezia; M. Seutter e A. Silbereisen, metà del 1700. Il termine VADOLATO è scritto da A. Zatta, Venezia 1784 e da G.M. Cassini, Roma 1790. BADULATI è in P. Parisio, Roma 1683. In ognuna di queste cartine è evidenziato il sito della Torre del Monte Manno o Monte Manna come “T. de Man” a in Magini 1620, Blaeu 1640, Grovonius 1737, ecc. mentre “T. de Manan” è in Hondorius 1627. Riguardo l’odierno torrente Gallipari è CALIPPARO nella Cartografia Vaticana del 1580, CALIPARI RIO è in Grovonius 1737, F. CALIPARI in Zatta 1784, CALLIPARI RIO in Seutter-Silbereisen. In alcune carte vi è un torrente BRUDA (che alcuni intendono il nostro Vodà) riportato, però, tra Santa Caterina e Guardavalle (Zatta 1784, Cartografia Vaticana 1580). C’è da notare, inoltre, che attorno a Badolato (sia in marina che in montagna) vengono indicati dei paesi di cui non si ha più adeguata memoria. Badolato non viene riportato nelle seguenti carte: regno di Napoli 1815, Descrizione delle province e dei conventi dei frati minori di S. Francesco cappuccini 1712, Acquaforte tedesca di Middelburg 1598, J. Janssonius 1658 Amsterdam, G Horn 1684 Amsterdam, Tavola Peutingeriana, J. Le Clerc 1705 Amsterdam, J. D. Koehler 1720 Nurnberg, E. Wells 1783 Londra, L. Brion de la Tour 1766 Parigi, C. Cellario 1774 Roma. è da evidenziare il fatto che in alcune carte c’è proprio vuoto completo d’indicazioni tra gli attuali Punta Stilo e Catanzaro, mentre la costa tirrenica è fittamente punteggiata di paesi ed altri siti. A parte errori ed omissioni, ritengo che pure le carte geografiche possano farci riflettere sulla consistenza della costa ionica e, in particolare, sulla nostra zona che oggi definiamo Comprensorio di Soverato, da sempre ritenuta una delle più depresse del già depresso Sud Italia. Riguardo, infine, l’espressione “Calabria la prima Italia” voglio qui ricordare che mi sto battendo da quasi vent’anni per proporre la dizione ufficiale della nostra regione come CALABRIA PRIMA ITALIA, poiché è proprio qui, nel nostro territorio, che è nato il nome ITALIA… una risorsa da valorizzare al massimo. Ma, questo, è un altro discorso.
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