Data: 30/11/1994 - Anno: 1 - Numero: 2 - Pagina: 9 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
CALVARIO DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE |
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AUTORE: Antonio Gesualdo (Altri articoli dell'autore)
Era contadino il committente del Calvario dell'Immacolata Concezione (la devozione della Via Crucis, accreditata dai mistici fiamminghi, produsse notevoli opere d'arte in Europa, studiate da P. Thurston), posto tra il borgo e quella Chiesa, e rovinato dalle alluvioni dell'11-20 ootobre 1951 e del 1953: esso è di manifattura napoletana, della cui iconografia il maggiore studioso è Guido Donatone, La maiolica napoletana dell'età barocca, Napoli-Benevento 1974, il senso dello spazio, da cui le figure del Redentore, morto sulla croce, fattosi uomo per salvare l'umanità, della Madonna e di San Giovanni, sulle quali domina una calma assoluta, si staccano per forza di rilievo, è violentemente acquisito nella sacra scena, concepita in una edicola architettonica, con una volta a mezza botte, tirata in prospettiva e spartita in piastrelle con belle figure geometriche policròme.
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