Data: 30/06/2006 - Anno: 12 - Numero: 2 - Pagina: 39 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: Andrea Naimo (Altri articoli dell'autore)
Se c qualcosa al mondo che vorrei salvare questa sei tu, mia dolce tenera compagna. Tu sai sopportare le mie ire, sai quando il momento per farti accarezzare. Sei piccola e indifesa come un fiore. Pensandoci bene sai pure far del male, certo non al cuore, ma se timpegni sul serio riuscirai di sicuro a mandarmi dal dottore; ma sai che ti voglio bene e mi sopporti; mi guardi con i tuoi occhi verdi e sonnolenti cos come per dire: Fa niente, parla pure: tanto chi ti ascolta? A volte ho limpressione che tu non vuoi capire! Ti ho detto mille volte che nel mio letto non ti voglio pi trovare ma tu davvero non mi ascolti mai! Sei convinta che mi piace il pelo, e puntuale la sera come pure di mattina sei l ! Rannicchiata al bordo del letto, vicino al caldo dei miei piedi. Non te la prendere quando adirato ti mando via, non lo faccio per malignit, lo sai, ti ho dato sempre la tua libert, sei tu che vuoi rimanere ancora qui; ma se un giorno o laltro del mio tetto ti dovessi stancare, ti ricorder sempre cos come tu sei e come sempre rimarrai: dolce, agile, orgogliosa e maliziosa, fiera della tua femminilit. Da te molta gente avrebbe da imparare, mia cara indimenticabile Gattina.
(1) Da Semplici parole, manoscritto. |