Data: 31/12/2003 - Anno: 9 - Numero: 4 - Pagina: 15 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
FRANCESCO FRUSTAGLI, UN POETA-CANTORE |
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AUTORE: Massimo Ranieri (Altri articoli dell'autore)
(Tra gli altri omaggi abbiamo ricevuto di recente un CD di Francesco Frustagli, amico andreolese ormai da anni vicino a La Radice, con cui ha pure collaborato in un non lontano passato. Il maestro si è ancora una volta ricordato di noi, e noi lo ringraziamo, approfittando delloccasione per augurargli ogni affermazione possibile. Di questo nostro artista ha scritto per noi lamico giornalista Massimo Ranieri, al quale pure ci lega un rapporto professionale e amicale ormai da anni: leggiamolo, ringraziandolo per la collaborazione.)
Roma, una metropoli, Crotone, una città del sud, e S. Andrea Jonio, un paese della provincia calabrese, segnano il contesto fondamentale della formazione ed ispirazione musicale di Francesco Frustagli, classe 1948, cantautore, un disco appena uscito, Ricordi in Musica (prodotto dallAssociazione Civitas per SantAndrea), e ancora tanti sogni da realizzare. Alla musica non si è avvicinato in tenera età, come tanti artisti, ma a diciottanni, quando ha scoperto per caso la chitarra, uno strumento senza segreti (dopo anni di studio) che oggi padroneggia con virtuosismo. A metà degli anni sessanta è a Roma dove egli scopre il fascino dei concerti e dellopera e trova loccasione di avere contatti con professionisti del mondo musicale. La musica, la grande musica, lo attrae e quando incontra la Patetica, lAppassionata e Chiaro di Luna di Beethoven, si illumina e capisce che quella è la sua strada , e la sua vita. Studia la teoria musicale da autodidatta, non senza prendere lezioni private, e nello stesso tempo approfondisce a trecentosessanta gradi la conoscenza della chitarra. Francesco Frustagli nasce, dunque, come musicista classico, non solo nellascolto ma anche nella cultura, che sta avidamente assorbendo e nella pratica musicale, con in cima Bach tra i compositori più amati. Alterna i soggiorni romani a Crotone, sua città natale, ed a S. Andrea, paese dorigine dei genitori, dove ha trascorso linfanzia. Alla canzone arriva dopo una lunga immersione nei diversi generi musicali. La musica popolare spagnola, quella sudamericana, la tradizione napoletana, fanno parte del suo bagaglio e presto approda alle sue composizioni, che costituiscono, come ha sottolineato il M° Aldo Lacroce, una sincresi di questa ampia esperienza musicale. Il M° Lacroce, oltre ad avergli fornito alcuni importanti approfondimenti teorici, lo ha definito un poeta-cantore, un Troubadour, un menestrello diremmo in Italia, che scrive e mette in musica le sue poesie. In Ricordi in Musica lartista presenta dieci brani in italiano e dialetto calabrese, composti in diversi momenti della sua vita. Cè A fioraia, una regina che sta su un trono fatto di rose, e gli accende la passione, Canta, Maria, una donna dalla voce angelica che fa entrare a musica nto cora, e poi la serenata a Paola, unamica che si prepara al suo più bel giorno e Lorena e il suo sorriso che mai non si spegne per finire a Viviana una emigrante la cui partenza dalla città viene salutata da i gerani e le splendide rose. In Ricordando Tivoli -anche i luoghi in cui ha trascorso parte della sua esistenza riecheggiano nelle canzoni- ci sono sempre le donne romantiche che se ti guardano con gli occhi dangelo scacciano la solitudine e Si a Badulatu vai, il paese delle serenate e dellallegria. E poi il testo liturgico La Rosa di Saron e Caru Sarvaturi canzone dedicata allo scrittore Salvatore Mongiardo. Infine a primavera cè la contemplazione dei Chiuri dammendulara che gli ricordano lamore, amore che però svanisce ed apre le porte alla malincunia. Un poeta romantico, Francesco Frustagli , che ha sempre la chitarra a portata di mano e nuovi ricordi da mettere in musica.
Massimo Ranieri |