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DALL’1 GENNAIO AL 30 APRILE 2019
Autore:Mario Ruggero Gallelli     Data: 30/04/2019  
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Data: 31/12/2019 - Anno: 25 - Numero: 3 - Pagina: 33 - INDIETRO - INDICE - AVANTI

IL CALENDARIO DI MARCELLINARA

Letture: 707               AUTORE: Vincenzo Squillacioti (Altri articoli dell'autore)        

Un tempo ormai lontano, alcuni oggetti, che oggi
circolano a centinaia di milioni e sono d’uso così comune
che sembrano esistere da sempre, trovavano
poco spazio nelle case della nostra gente, di Badolato
e di chissà quanti altri luoghi in Italia e nel mondo.
Mi riferisco a penne e calamai, a libri e a quaderni, a
giornali, ad almanacchi, a calendari.
I calendari ci sono sempre stati: la loro nascita si
perde nella notte dei tempi, e si può immaginare, con
un po’ di fantasia, il materiale di cui erano fatti, la struttura,
i contenuti, la periodicità, se lunari o solari, gli
scopi, certamente numerosi, senz’altro religiosi, ma
anche militari, agricoli, marinari, ecc. Limitata non poteva
che essere la diffusione, perché le comunicazioni
e i passaggi non erano infiniti e aggrovigliati come lo
sono oggi.
Il calendario, come lo conosciamo le presenti generazioni
e quelle che ci hanno da poco preceduto,
quello da muro in particolare ma anche quelli da tavolo e tascabili, ha ricevuto un notevole impulso
con la nascita, nel 1945, del “Calendario di Frate Indovino” (Padre Mariangelo da Cerqueto,
Cappuccino) che oggi viene stampato in oltre quaranta milioni di copie, subendo in quest’ultimo
settantennio notevoli trasformazioni. Per quel che riguarda il numero si può parlare ormai di pesante
inflazione: oltre alle Istituzioni religiose sempre più numerose,
lo stampano le Banche, le grandi e le piccole Aziende, i
grandi e i piccoli Negozi, le Associazioni professionali, le Case
editrici, le Librerie, le Forse Armate,… E sì, perché il Calendario
è ormai un formidabile strumento di pubblicità!
Oggi il Calendario viene stampato e diffuso anche da Associazioni
varie che promuovono cultura, beneficenza, accoglienza,
volontariato in settori vari. Alcune Istituzioni, in particolare,
attraverso il calendario portano alla luce la storia della Comunità
in cui operano, il linguaggio, la poesia, l’arte, i costumi, le feste,
le fiere, le eccellenze,… Ci piace qui ricordare il “Calendario
jazzarotu” realizzato per tanti anni da un’Associazione culturale
di Gizzeria, guidata da Michele Maruca. E ci piace scrivere del
Calendario 2020 “In cammino tra borghi costumi e tradizioni”,
realizzato dalla Pro Loco di Marcellinara.
Alla “Casa della Cultura” della cittadina dell’Istmo c’è stata
grande festa la sera del 24 dicembre u.s. per la presentazione del
pregevole lavoro, nel quale è rappresentata tutta la Calabra: 14
coloratissime pagine con tante belle fotografie dovute alla maestria
di Alfredo Càiola. Su invito della Pro Loco di Badolato,
c’eravamo anche noi alla bella e ben organizzata manifestazio
ne, per il piacere di partecipare, per ascoltare gli interventi delle Autorità presenti, tra le quali il
Sindaco di Marcellinara, il Presidente regionale e il Presidente provinciale dell’U.N.P.L.I. Calabria,
per portare il saluto de “La Radice” e della Comunità badolatese.
La parte più esaltante della serata è stata, ovviamente, la sfilata dei costumi tradizionali dei
seguenti nostri paesi indossati da tante belle persone:
Badolato (CZ), Caccuri (KR), Castrovillari (CS), Caulonia (RC), Curinga (CZ), Gimigliano
(CZ), Girifalco (CZ), Gizzeria (CZ), Marcellinara (CZ), Parghelia (VV), Petrizzi (CZ),
Tiriolo (CZ).
Il costume di Badolato era indossato dalla nostra giovane architetto Francesca Varano.
Una bella manifestazione! Un bel lavoro!



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