Data: 30/06/2003 - Anno: 9 - Numero: 2 - Pagina: 39 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: DIREZIONE (Altri articoli dell'autore)
Abbiamo ricevuto nel trimestre numerose lettere, tutte importanti per noi, giacché il contatto con i lettori è l’elemento principale di questo oneroso impegno. Accenniamo fugacemente alla corrispondenza con l’amico scrittore Vittorio Sorrenti: per dare concretezza comunicativa alla ricchezza del suo pensiero e della sua produzione artistica ci vorrebbe un periodico non trimestrale, ché sarebbe a lunga cadenza, esclusivamente per lui. Ma siamo certi, giacché ne conosciamo l’intelligenza, che non ce ne vuole se non riusciamo a star dietro ai suoi stimoli culturali. Sempre ricche di contenuto, soprattutto affettivo, sino le lettere di Ciccio Menniti, da Roma, e interessanti anche i ritagli di giornale che spesso ci partecipa. Nell’ultima sua ci comunica che Michele Gallelli, suo personale amico, badolatese residente in Argentina, è stato scippato della valigetta che portava con sé e pestato con un colpo alla nuca, per cui è stato tanto male. Con l’amico Ciccio siamo turbati anche noi di quanto è occorso al nostro compaesano, e ancor più preoccupati delle difficoltà e delle sofferenze di quanti tribolano in terra d’Argentina. Da Torino ci scrive Abdone Pittelli: a pag. del periodico riportiamo una bella sua memoria su un episodio che ha per protagonista la propria madre. Un contatto epistolare lo abbiamo avuto con Angelo Badolato, un signore che vive negli U.S.A ed al quale mandiamo questo periodico su suggerimento di Mimmo Lanciano. In continuo contatto con noi è l’amico Benito Belpanno, sempre prodigo nel suggerire, anche a noi come a personalità e ad Istituzioni, le vie migliori per risolvere i problemi della gente, spesso alla luce del messaggio evangelico, fermamente convinto che se venisse ascoltato le cose cambieremmo, nel Sud come a Chivasso: a pag. pubblichiamo un pezzo di Gianni Favaro, che lui ci ha fatto avere. Dall’Argentina ci ha scritto Salvatore Carnuccio: avendo trovato lo spazio, pubblichiamo una sua lettere a pag. . E sempre dall’Argentina riceviamo un’altra lettera dall’amico Nicola Carnuccio, che ci trasmette, a firma del fratello Antonio, una poesia su Badolato, che speriamo poter pubblicare nel prossimo numero. Sempre numerosi i contatti con Mimmo Lanciano, per telefono, per posta, per corriere, allo scopo di mandarci libri, di parteciparci notizie scritti e idee, di suggerirci progetti e attività. In questo periodo, sia pur rammaricato per non aver trovato qui da noi interlocutori per organizzare il “Badolato day”, è fortemente impegnato alla realizzazione del “Lanciano day” nella città di Lanciano, appunto: a tale proposito invitiamo a leggere l’articolo di pag. . Due calde lettere abbiamo ricevuto da Rosarina Fabio Gallelli, che abbiamo incontrato per la prima volta qui a Badolato nello scorso mese di aprile. Ci scrive, in particolare: “…sono molto felice di essere venuta a conoscenza di questo bollettino intitolato La Radice e devo dire che mi piace molto perché la parola Radice ha molta importanza e gli argomenti che tratta sono di interesse generale ma in particolare a noi che viviamo sì bene, ma lontani dalle nostre radici. Io personalmente vivo sempre con una vena di tristezza perché qualcosa mi manca ed un angolino del mio cuore è sempre oscurato… negli anni 60 i miei genitori pensando di offrire un avvenire migliore ai propri figli mi hanno strappata dalle mie radici e trapiantata qui nella Pr. Di Varese ma per me più passano gli anni e più mi mancano tutte quelle cose che ho visto crescere insieme a me. Sono qui da 40 anni e non posso tornare indietro alle mie Radici; soltanto qualche volta quasi come turista ritorno a visitare il mio paesino quando la nostalgia è proprio tanta.. Voglio complimentarmi ancora con voi tutti per come vi ponete ai lettori e per questo titolo pieno d’importanza e di sentimento che è La Radice…” Ringraziamo tutti delle espressioni di amicizia e di stima, di quanto ci viene partecipato e suggerito, di ogni forma di collaborazione, diretta e indiretta. E ci rammarichiamo se talvolta non riusciamo a mantenere adeguati e contatti, per noi sempre e comunque interessanti e importanti. |