Data: 30/04/2019 - Anno: 25 - Numero: 1 - Pagina: 52 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
MULINI AD ACQUA A BADOLATO |
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AUTORE: Giuseppe Menniti (Altri articoli dell'autore)
Siamo a Badolato tra fine 19° e inizio 20° secolo fino agi anni Sessanta, quando buona parte dei cittadini incominciarono ad emigrare. Nel nostro paese, i contadini proprietari di piccoli appezzamenti di terreno, nonché parte della maestranza che prendeva in fitto delle terre dai nobili, coltivavano il grano, che si produceva in abbondanza, tanto che copriva il fabbisogno dell’intero paese. Quando occorreva fare il pane, il grano veniva portato per la macinatura ai tanti mulini ad acqua che erano stati realizzati nelle fiumare nei pressi del centro abitato. Se ne contano quindici, dislocati a nord, a sud e a est del paese. Ecco i proprietari e/o gestori, con soprannome e località:- Giuseppe Cossari e cognato Vincenzo Rovito - Cànciaru- Andrea Bressi (Stenancùsu) - Granèli alto- Famiglia don Peppino Nisticò - Granèli vicino ponte- Vincenzo e Umberto Bressi (figli Stenancùsu) - Granèli alto- Barone Gallelli - Granèli medio- Pasquale Carnuccio (Pitìssu) – Granèli alto- Nicola Menniti (Mulinàru) - Rambahṛi- Giuseppe Guarna (Varihṛàru) – Funtanèhṛa- Giuseppe De Francesco (Pipalòru) - Fiume sotto Sanità - Giuseppe De Francesco (Pipalòru) - Cuzzànna- Andrea Rudi (Miculìhṛu) - Porcherìa sotto Mingiànu- Antonio Larocca (Povaròmu) - Cahṛìpparu- Aponte (Lapònti) - Providènza Esistono nei vari fiumi ruderi di altri mulini, ma non conosciamo da chi erano gestiti. Giuseppe Menniti (L’amico Giuseppe Menniti, che conosce molto bene i due centri abitati di Badolato e tutto il territorio circostante, in quanto essendo operatore dell’ENEL negli anni è stato dappertutto, ha voluto regalarci questa sorta di mappa dei mulini che per secoli hanno macinato il grano del Monte Manna e delle non proprio numerose zone in cui si coltivava questo cereale. Un lavoro che abbiamo fatto anche noi in anni ormai lontani, scrivendone qualche volta, ma non su questo periodico. Nel ringraziare l’amico Menniti del regalo, ci diciamo in attesa di altri pezzi simili a questo, già pronti per la pubblicazione. – Ndd) |