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Autore:Anonimo     Data: 30/04/2019  
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Data: 31/12/2003 - Anno: 9 - Numero: 4 - Pagina: 10 - INDIETRO - INDICE - AVANTI

NATALE-PERDONO

Letture: 1073               AUTORE: Vittorio Sorrenti (Altri articoli dell'autore)        

Vi è per le vie odore di camini
in questo scarno borgo di paese
e luci e fiabe rosso-fiamma e oro
per la felicità di chi ha cuore.

Giunse commosso un “Osanna-auguri!”
fra gli spini del cuore e della mente
paralizzata da sorpresa-orgoglio.
Non suggerì rimbrotti o conforto
ma un titubante: “Sei proprio tu figliola?”
che incenerì barriere di cristallo
fragili al dolore-incomprensione
per l’amor proprio che non va offeso.

“è Natale, figliola, ed è perdono.
Anch’io son solo ed ho pregato tanto
ornando un alberello di speranza.
Il presepe mai più, troppi ricordi,
troppa gioia e tutto troppo tutto…
Ma non pensiamo a questo, riviviamo”.

Sentì all’altro capo un brusco “clic”
ed il silenzio si spezzò in pianto
“Ah figlia, figlia, adorata figlia!
Forse pochi gettoni: la tua cena
col dèmone assurdo di quel vizio
che ha stomaco vorace e non s’acquieta”.

Dedicò le sue lacrime al perdono
e furon stelle nella Santa Notte.
Lieve bussare si mutò in certezza
e fu luce nel buio dei rimpianti
per altro “Osanna-auguri papà caro!”
in un abbraccio di festa a nuova vita.


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