Forse non servirebbe scrivere infinite parole per esprimere l’amarezza che ci assale vivendo, rapportandoci ogni giorno con gl’ineludibili difficili problemi dell’esistenza. In un mondo che non è proprio quello che abbiamo sperato da piccoli, e per costruire il quale abbiamo operato per lunghi decenni e continuiamo ad operare nonostante tutto. Lo so bene anch’io che tutto ciò che avviene oggi in Italia è noto a tutti gli Italiani, ma desidero comunque invitare gli amici lettori a un supplemento di riflessione sull’inaccettabilità e insopportabilità della seguente situazione -tra le infinite di degradoriguardante il Servizio Sanitario Nazionale, una volta invidiabile da tutti i popoli cosiddetti civili del pianeta. Occhio alla riproduzione! Occhio alla parte evidenziata con un cerchio! C’è di peggio, voi direte. Lo so: due anni fa in un’altra prenotazione si leggeva un’attesa di 360 giorni.