Data: 31/12/2013 - Anno: 19 - Numero: 3 - Pagina: 37 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
PIETRO SCUTERI (Badolato, 3.10.1918 Catanzaro, 15.10.2013) |
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AUTORE: Vincenzo Squillacioti (Altri articoli dell'autore)
Il giudice Scuteri, il Presidente, come comunemente l’appellavamo in quanto era stato Presidente di Corte d’Appello e di Tribunale prima di essere nominato Consigliere di Cassazione, non è più tra noi. Non è nostra intenzione -lo abbiamo dichiarato altre volte- qui scrivere il necrologio di un Badolatese che ci ha lasciato, ché finiremmo con il fare di questo periodico un giornale di scrittura luttuosa, ma non possiamo tacere la scomparsa di alcuni galantuomini tanto vicini a “La Radice”, a ciò che è, che rappresenta e che produce. Ed è a tale titolo che scriviamo, oggi che non c’è più, di un galantuomo d’altri tempi, esempio a intere generazioni, non solo badolatesi, di rettitudine, di affabilità, di bontà d’animo. Un modello, il nostro Presidente, di uomo che aveva il culto per la famiglia, come la concepivano e la costruivano e la vivevano i nostri padri. Un
Badolatese, anche, di un attaccamento quasi viscerale alla sua terra, al suo paese, al bello e all’antico. Un “antico” di cui si sentiva un po’ depositario, e che costituiva occasione e oggetto per conversare piacevolmente della nostra gente, della nostra civiltà. Per ore, senza formalismi di sorta, in un rapporto che aveva il sapore dell’affettuosa trasmissione generazionale tra chi arriva prima e chi arriva dopo. Il giudice Scuteri era pertanto per “La Radice” una preziosa fonte di informazione, ed anche un collaboratore diretto attraverso alcuni preziosi contributi che venivano pubblicati su questo periodico, sul quale -mi piace ricordarlo- si è data notizia anche di due sue opere date alle stampe: due libri motivati unicamente -lo dichiarava facendomene dono- dal piacere di lasciare ai suoi cari anche ricordi non altrimenti concretizzati. Il giudice Scuteri era, per chi scrive, anche un caro ed affettuoso amico, da ascoltare con l’attenzione e con il rispetto che meritava. Era un altro dei punti di riferimento che stanno venendo a mancare l’uno dopo l’altro, a catena, per cui si diventa sempre più poveri. |