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Autore:Mario Ruggero Gallelli     Data: 30/04/2019  
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Data: 31/12/2009 - Anno: 15 - Numero: 3 - Pagina: 30 - INDIETRO - INDICE - AVANTI

PRIMO NUCLEO ABITATIVO NEL CENTRO STORICO DI BADOLATO

Letture: 1009               AUTORE: Rosa Maria Gallelli (Altri articoli dell'autore)        

Secondo una matrice interpretativa di tipo storico, si può avanzare l’ipotesi che il primo
nucleo abitativo si sia attestato sul crinale nel corso del IX° sec., in seguito all’abbandono
delle coste determinato dalle prime incursioni saracene. Questo primo nucleo si è così
formato intorno la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria (sec. X-XI°), la più antica presente
nel centro storico.
La costruzione dell’edificio religioso, così dedicato, è legata alla deferenza e riguardo del culto
dei Santi orientali, affermatosi con la presenza delle milizie provenienti dall’impero d’Oriente a
difesa delle incursioni saracene già a partire dall’887-8 con il generale Niceforo Foca.
Non potendosi, comunque, trascurare l’aspetto orografico-morfologico del territorio,
bisogna sottolineare che l’insediamento ebbe comunque origine sulla sommità di un crinale
che si distende come propaggine di un contrafforte del sistema collinare delle Serre, di cui
costituisce avamposto orografico verso il mare, fungendo, nel sistema di comunicazione
costituito dai percorsi di crinale nei tempi passati, da tramite sia di penetrazione verso
l’interno che di via verso la costa.
Il crinale con la sua superficie altimetricamente irregolare si estende aprendosi ed allargandosi
ai margini in lobi, su uno dei quali trovò collocazione il primo borgo con la chiesa di
Santa Caterina d’Alessandria. Vista la collocazione dell’edificio religioso, si può avanzare
l’ipotesi che la stessa posizione individuata per la fabbrica sia verosimilmente scaturita da
esigenze funzionali, sì di vita ma soprattutto di difesa.
Discendendo verso valle ci si approvvigionava d’acqua, ma il lato del crinale scelto
per insediarsi non è stato tanto quello meglio orientato, cioè ad Est, ma quello a Nord, il
cosiddetto Mancuso (parte sinistra del colle) a cui si contrappone, secondo una toponomastica
oralmente tramandata, il cosiddetto Destro (parte destra del colle).
Attestandosi l’insediamento sul crinale incuneato tra i due valloni del Galliparo e del Vada,
il primo nucleo si posiziona, a voler farci caso, in modo da non essere scorto dalla costa.
Percorrendo la Strada Statale 106 Jonica, volendo cercare di individuare questo primo nucleo tra
l’intero abitato del centro storico, ciò non è possibile. D’altronde volendo tener presente il significato
greco della parola «… vadone, che significa prediligo, o dall’altro profondità, equivalente
a mi nascondo», come fa notare Gustavo Valente nel DIZIONARIO DELLA CALABRIA, si può
presupporre che la posizione prescelta è stata indotta da motivazioni fondamentalmente di
prudenza, tralasciando il naturale bisogno di un’esposizione solare più conveniente.
Il primitivo insediamento si è attestato, del resto, in prossimità e al di sotto della più alta
cima del crinale, (ormai spianata), luogo agli albori verosimilmente fortificato da dove era
possibile sferrare un’azione di difesa. Difatti il crinale offriva la possibilità di difesa naturale
per la natura impervia, ma il suo valore strategico sarà stato accresciuto da opere di difesa
quali un probabile ager ed un fosso come la toponomastica ci tramanda.
Nei periodi successivi il primitivo luogo fortificato si è configurato come fortilizio,
munito di recinto murario di protezione e di una rocca, dove all’occorrenza ci si poteva
rifugiare oltre che combattere.
Molteplici sono le testimonianze documentarie che consentono di seguire le vicende del
castello dal sec. XIII al sec. XIX. Sappiamo infatti che Ruggero di Lauria si rifugiò, ferito,
dopo la battaglia di Catanzaro (1284), nel castello di Badolato (kastellion - borgo in
posizione strategica e difeso naturalmente),1 e che lo stesso nel 1287 fece costruire la rocca
nella parte più alta del borgo.
Sappiamo che il castello divenne proprietà demaniale dal 1° gennaio 1817 per effetto della
legge n° 360 del 1° maggio 1816 di Ferdinando I° Borbone, e che alcuni decenni più tardi il
Comune di Badolato lo mise all’asta in Catanzaro.
La conformazione propria del lobo, luogo dell’originario insediamento con l’antico
edificio religioso, ha così delineato il primo borgo, che insieme al luogo fortificato costituì il
primitivo nucleo abitativo del centro storico di Badolato.

1. Ulderico Nisticò (dicembre 1999). Ascendant ad montes. La difesa passiva ed attiva della costa ionica in età
bizantina .


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