Data: 31/03/2003 - Anno: 9 - Numero: 1 - Pagina: 1 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: DIREZIONE (Altri articoli dell'autore)
Non parliamo di guerra! Non vogliamo parlare di aggressione, di invasione. Non vogliamo parlare di criminali, di conniventi, di venduti, di plagiati, di cervelli lavati. In altre occasioni abbiamo detto che se ne sta parlando già tanto, a proposito e a sproposito; in modo sincero e infingardo; in modo onesto e disonesto; da ogni pulpito. Pochi, in ogni caso, quelli che dicono la terrificante verità. Pochi quelli che accusano ad alta voce i criminali. Nessuno, comunque, di quelli che contano, che hanno il dovere di farlo, che possono e devono impedire o fermare la guerra. A noi... la frustrante condizione di incapacità, di sofferenza per la gente che muore, per i bambini che muoiono, che soffrono la fame, per la gente che viene schiacciata dalle bombe, per chi perde tutto, perché qualcuno li vuole liberare. Incapacità, sdegno, sgomento, sofferenza. E senso di colpa. Pesante senso di colpa, per non sapere fermare chi uccide. Un po’ di spazio soltanto per porgere ai lettori di buona volontà il nostro periferico e addolorato saluto. |