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MOSTRA “ARTE E FEDE” A GERACE Presente anche una delegazione di Badolatesi
Autore:Guerino Nisticò     Data: 30/04/2019  
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Data: 31/12/2006 - Anno: 12 - Numero: 4 - Pagina: 47 - INDIETRO - INDICE - AVANTI

PROVERBI

Letture: 1331               AUTORE: Autori vari (Altri articoli dell'autore)        

- A manzgna duva bisgna.
- A mamma cu a figghja,
a nora a centu migghja.
- Si i cosi si facssaru a du voti
venara megghju lrtama ca prima.
- Vala cchj nu capphr1u tostu ahr1a chjazza
ca nu crucifssu ahr1u muru.
- Cu on da sapa e ruggia
leva u saccu randa.

(A cura di Tota Gallelli)
PROVERBI DI CAULONIA

Nei proverbi calabresi la donna protagonista assoluta di svariati ruoli, alcuni lodevoli altri meno, viene esaltata per la sua bellezza come oggetto di desiderio, per le sue doti di massaia industriosa, come donna di facili costumi, mai per lintelligenza in quanto considerata prerogativa delluomo.

- Cui i gatta nasci, srici pigghja e cui srici on pigghja, factivi meravgghja. (Si tratta di unassurda convinzione dove si dice che la figlia di una donna di facili costumi si porta nel sangue tendenze che le sono state trasmesse dalla madre.)
- Amra mangindo e fmmani basndu non si gurda mai.
- Na fmmana e na sumra ribbdanu na fera.
- A fmmana ndavi i capdi longhi e a menti curta.
- A fmmana ndavi setti spriti come gatti.
Clara Sorgiovanni


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