Data: 30/09/2004 - Anno: 10 - Numero: 3 - Pagina: 24 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
QUANDU CHJOVA ON SICCA NENTA |
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AUTORE: Giovanna Durante (Altri articoli dell'autore)
Quando piove, niente sinaridisce, dice un antico proverbio che sottolinea la grande importanza della pioggia per lagricoltura; e noi sappiamo bene come, per larida natura del suolo calabrese, lacqua piovana rappresenti un vero dono della Provvidenza. Lutilit della pioggia varia di tono col variare delle stagioni ma anche dei mesi; quella di giugno, ad esempio, alquanto dannosa per il raccolto e quindi poco auspicabile, come testimoniano i numerosi proverbi dettati dalla saggezza e dallesperienza popolare. Si dice infatti: Lacqua e giugnu rovna u mundu (Lacqua di giugno rovina tutto); ed anche Quandu chjova e San Gianni (24 giugno) tiritppati li castgni, ossia Quando piove nella ricorrenza di San Giovanni i ricci cadono prima della maturazione delle castagne. Ed ancora: Lacqua e giugnu caccia a pitta do furnu, vale a dire che la pioggia di giugno, compromettendo la produzione del grano, fa diminuire la panificazione. A conferma di quanto detto, un proverbio pi completo recita: Lacqua e SantAntonnu (13 giugno) distrggia pana ogghju e vinu. Non v dubbio: la pioggia di giugno danneggia grano, olive ed uva. Anche per quel che concerne il mese di luglio pare che la pioggia sia in qualche modo nociva per alcune coltivazioni; basti pensare al detto: Quandu chjova cu solleni, dassa lallvi allu patrni, ossia Quando piove in piena estate non prendere in affitto le olive perch si sa gi che il raccolto sar poco soddisfacente. In agosto, invece, lutilit della pioggia viene affermata decisamente ed indicata come toccasana sia per gli uliveti ed i vigneti che per la produzione del miele: Quandu chjova dagstu, ogghju, mela e mustu. Cosa singolare che la pioggia, raffreddando la temperatura fa addormentare le api che consumano quindi una minore quantit di miele. Altri mesi dellanno che necessitano di pioggia per assicurare un buon raccolto sono: marzo, aprile e maggio; si dice infatti: Marzu chjova chjova, aprli mai non fini, a maju una bona ca li cmpora su chjni. I coltivatori auspicano quindi piogge abbondanti a marzo, a pi riprese in aprile, ed una sola bella pioggia in maggio affinch lannata sia garantita. In particolare, lutilit della pioggia di aprile riconosciuta dal detto in cui si attribuisce iperbolicamente, addirittura ad ogni goccia dacqua un barile di vino! Acqua daprli ogni guccia nu varhr1i. Altrettanto significativo inoltre un proverbio secondo cui la pioggia di maggio e quella pi frequente di aprile valgono pi di un carro e di un carretto! Non a caso si dice: Non vala nu carru e nu carrli quantu nacqua e maju e dui daprli. Anche oggi si sente esclamare in determinate occasioni: nacqua e maju ( come una pioggia di maggio), con riferimento ad un evento tanto improvviso ed imprevisto quanto gradito ed utile. Per gli altri mesi dellanno possiamo solo esprimere laugurio che le piogge siano opportune e puntuali, specialmente oggi che le stagioni non rispettano pi i tempi tradizionalmente previsti per le giornate di sole e per quelle di pioggia e di freddo. |