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Autore:Mario Ruggero Gallelli     Data: 30/04/2019  
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Data: 31/12/2009 - Anno: 15 - Numero: 3 - Pagina: 21 - INDIETRO - INDICE - AVANTI

SI CHIAMAVA KLAIN

Letture: 1111               AUTORE: Annamaria Bruni (Altri articoli dell'autore)        

(Leggiamo con piacere la pagina che segue che abbiamo ricevuto per e mail dalla
Signora Annamaria Bruni, di Lamezia. È per noi motivo di soddisfazione sapere che siamo
letti, ovunque, anche se talvolta soltanto per caso. In questo caso, poi, siamo particolarmente
lieti perché quanto ci scrive la Signora Bruni arricchisce l’articolo del professore
Ulderico Nisticò, e quindi il nostro lavoro. Chissà che in questa rete non venga fuori anche
il nome dell’altro “marinaretto” che ha vegliato la salma! Meraviglia soltanto che nella
Cronaca dei Salesiani, abitualmente puntuali e precisi, non sia riportato il nome dello
sfortunato soldato tedesco.
Esprimiamo ancora da queste colonne il nostro ringraziamento alla Signora Bruni, ed un
augurio anche al suo papà, Signor Domenico.)
Ho letto nel vostro sito su un articolo di Ulderico Nisticò dal titolo 7 settembre 1943 che
si cita un marinaio tedesco, dato come ignoto, e ritrovato a Soverato. Non è così, mio padre
Domenico Bruni allora studente dell’Istituto salesiano ebbe il compito di vegliare il corpo
insieme ad un suo compagno vestiti con la divisa di marinaretto, tipica dei liceali, ed ebbe modo
di leggere il suo nome sulla targhetta Walter Klain aveva 22 anni era alto biondo e con una lunga
barba era marinaio di un sommergibile U-Boot tedesco mitragliato dagli aerei inglesi.
Vi riporto un passo dei racconti di vita che sto scrivendo perchè le tracce della storia
non si smarriscano ed in cui descrivo il fatto:
Nella zona di mare dinanzi a Soverato passavano di frequente in mare gli U-Boot, che
furono estremamente efficaci nella distruzione di migliaia di mercantili nemici, erano sommergibili
tedeschi, che andavano o ritornavano dalle loro basi, a Taranto o a Bari, per rifornirsi
di munizioni o riparare i pezzi. Attraversavano Gibilterra per raggiungere l’Atlantico e
aspettavano per mesi di sorprendere gli americani che andavano a rifornire gli Inglesi.
Verso Badolato un sommergibile era emerso dal mare nella certezza di essere in acque
sicure, ma passava proprio di lì un sommergibile inglese che riuscì a sferrare un attacco
squarciando in due lo scafo dell’U-Boot tedesco. Alcuni marinai si sono salvati lanciandosi
in mare, altri sono stati falciati dai fuochi.
Qualche tempo dopo venne ritrovato a riva il corpo di un marinaio tedesco era il 22 marzo
del 1942, di cui si celebrò il funerale a Soverato. Si chiamava Walter Klain, aveva 22 anni, era
alto e biondo con una lunga barba. Il suo nome si leggeva sulla medaglietta identificativa.
Era toccato a papà e ad un suo compagno, in uniforme scolastica, il dovere di vegliare di
notte la salma scoperta, avevano infatti un’uniforme detta da marinaretto per la forma così
simile alla divisa degli ufficiali di marina.
Vegliarono uno al capo e l’altro ai piedi del corpo, l’amico che volgeva le spalle al
deceduto, nel buio era spaventato e chiedeva tremante al compagno che aveva lo sguardo al
soldato:
“O Bruni che fa il morto?!”
Riceveva una tranquillizzante risposta:
“Stai tranquillo non si muove, è morto”.
Spero che possa essere utile per voi questa storia di vita che si incrocia con quanto
narrato dall’articolo.
Cordiali saluti.
Annamaria Bruni


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