Data: 30/09/2003 - Anno: 9 - Numero: 3 - Pagina: 25 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: REDAZIONE (Altri articoli dell'autore)
Come annunciato (“La Radice”, n° 2/2003, pag. 25), giorno 10 agosto scorso è stata realizzata un’altra edizione del Sissizio, rito che risale ai tempi di re Italo. A riproporlo sempre l’amico andreolese Salvatore Mongiardo che, da Milano dove abitualmente risiede e lavora, è in ogni istante proiettato, cuore e mente, alla terra d’origine. Quest’anno, con la collaborazione dell’amico Marziale Mirarchi, la “celebrazione” è avvenuta nella splendida cornice della Casermetta della montagna del Comune di Isca, con il pieno consenso del Sindaco. Ad ascoltare Salvatore Mongiardo che parlava di civiltà sissiziale e di forte messaggio che parte dai monti della nobile e generosa Calabria, tantissima gente, come ormai ogni anno, indigena e forestiera: presenti, tra centinaia di persone, Antonio Anzani, già Provveditore agli studi e Sovrintendente regionale; e Cesare Mulé, già Presidente dell’A.P.T. di Catanzaro; e Ciro Senofonte, professore di filosofia all’Università di Napoli. E presente, per il secondo anno consecutivo, l’Atmananda dell’Eremo dell’Armonia primigenia di Cerva. E tantissimi altri, in quasi religioso silenzio, a sentire i nomi di Italo e di Pitagora, di Campanella e di Fiore, di Cassiodoro…, tra i grandi spiriti calabresi rievocati dalle parole di Mongiardo, che a tutti ha dato appuntamento al prossimo anno.
(Foto Varipapa) - Salvatore Mongiardo parla ai presenti (Foto Varipapa) - Un particolare del servizio televisivo di Rai 3 |