Data: 31/08/2008 - Anno: 14 - Numero: 2 - Pagina: 43 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: Vincenzo Squillacioti (Altri articoli dell'autore)
Educati a consapevolizzare un po’ tutto, abbiamo annotato numerosi titoli (poesie, libri, CD, ecc.) in cui, talvolta riecheggiando Geremia, compare il termine sud, quasi sempre carico di significati che vanno ben al di là di quello puramente geografico: Ancora sud, A sud delle cose, Direzione sud, Il mio sud, Il primo sud, Il treno del sud, Il sud, La terra del sud, MagarìaSud, Profondo sud, Sponda sud, Tornare a sud, Versosud, Visioni del sud. Noi, però, questa volta vogliamo scrivere brevemente di ULTIMO SUD, il titolo della tesi di laurea in Architettura del badolatese Roberto Giglio. Un lavoro dovuto alla sensibilità e all’amore per la propria terra di un giovine che ha lasciato la Calabria per vivere altrove. Un lavoro che Roberto Giglio, con nobile intento socio-culturale, ha voluto trasformare in spettacolo pubblico per le vie di Badolato, aggiungendo al titolo tra fantasmi e nuove presenze, arte, teatro e musica nel Borgo. Da qui le due giornate del 6 e 7 agosto che hanno visto questo vecchio paese animarsi e vivere come ormai non capita spesso. Non sono mancate, per l’occasione, mostre di pittura, di cui una dello stesso Giglio, apprezzato pittore a Roma e non solo, e i laboratori di pittura per bambini, per i quali anche lo spettacolo teatrale. Più di una anche le mostre di fotografia. E fantasmi, e trampolieri, e cineforum, e tavole rotonde, e degustazioni di prodotti tipici. In una piazzetta anche “La luce della Poesia”. E tanta musica, ovunque, ad accompagnare e supportare ogni attività. Sera di giorno 6 lo spettacolo teatrale itinerante, per portare nelle vie del paese alcuni segmenti di storia di questo nostro Sud, quali l’emigrazione, lo sciopero al rovescio del 1950,… Notevoli le energie impegnate, ma non sono mancati gli aiuti: la Regione, la Provincia, alcuni privati. L’Amministrazione Comunale ha fatto la sua parte. Numerose le persone che hanno lavorato a contatto di gomito con Roberto Giglio: Isidoro Ermocida, Anna Giannuzzi, Caterina Mannello, Daniela Trapasso. Ma anche tanti altri, con trasporto. Interessante, coinvolgente, emozionante quanto realizzato nelle due giornate a Badolato: la speranza è che sia stato utile. E, se utile, che non finisca qui.
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