Data: 31/03/2004 - Anno: 10 - Numero: 1 - Pagina: 34 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
“MALA NON FARA E PAGùRA ’ON AVìRA” |
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AUTORE: Giovanna Durante (Altri articoli dell'autore)
Quanto i proverbi siano a volte distanti da alcune forme di comportamento umano, è abbastanza evidente; tuttavia, ancora oggi si ricorre ad essi quando si vuole dare un consiglio o indicare una norma di vita comunemente approvata. è questo il caso della massima “Mala non fara e pagùra ’on avìra” (Non fare del male e non avrai nulla da temere). In linea di massima possiamo constatare come colui che fa del bene e non contravviene alle regole di un corretto e civile modo di vivere può stare tranquillo e proseguire con serenità per la sua strada; chi, invece, compie azioni riprovevoli nei confronti dei propri simili, sicuramente avrà delle ritorsioni che lo faranno temere per la sua incolumità e forse anche per quella dei suoi familiari. Basti pensare ai banali litigi, ma anche ai “regolamenti di conti” o alle “vendette trasversali” che di tanto in tanto vengono alla ribalta della cronaca. La massima in questione, pur rivelando una logica impeccabile, non sempre trova adeguato riscontro nella vita pratica, poiché le situazioni in cui l’uomo viene a trovarsi non sono sempre così lineari come si vorrebbe che fossero; difatti, oggi più che mai, avidità e sete di potere dominano gli esseri umani e spesso anche chi segue la retta via, sia esso giovane, anziano o bambino indifeso, viene violentato o calpestato senza che ne abbia colpa. Tuttavia non si esclude che un comportamento lineare ed improntato all’onestà possa non offrire pretesti ai malintenzionati. Particolarmente interessante è un altro proverbio che completa il primo: “Fa’ bena e scòrdati, fa’ mala e guàrdati” (Fa’ il bene e dimenticatene, fa’ il male e ricordatene). è proprio così: possiamo dimenticarci di aver praticato il bene, sia perché nessuno ce ne renderà merito, sia perché è giusto non aspettarsi ricompense di alcun tipo per aver seguito la normale via della rettitudine; al contrario, non possiamo e non dobbiamo dimenticare il male fatto e chi ha qualcosa da rimproverarsi dovrà rifletterci, cercare il modo di correre ai ripari per mettersi in pace con gli altri e con la propria coscienza. Comunque dovrà essere preparato a difendersi dagli eventuali attacchi della controparte poiché sappiamo bene che la via della vendetta è molto più ampia di quella del perdono, e il sentiero del bene è più arduo di quello del male. |