| Data: 30/09/2007 - Anno: 13 - Numero: 3 - Pagina: 35 - INDIETRO - INDICE - AVANTI  Letture: 1609                 
 AUTORE: Vincenzo Squillacioti  (Altri articoli dell'autore) 
        
    Giuseppe Andreacchio (Badolato, 1909-1986) era poco pi che un bambino quando, neglianni Venti dello scorso secolo,  stata realizzata la strada provinciale che ancora oggi collega
 in collina Badolato con Santa Caterina Ionio.
 Assunto dallimpresa (Nativi-Mulinacci) per il trasporto di sabbia, pretrisco e malta con il
 cardarhru (secchio) sulle spalle, veniva spesso rimproverato di poca sveltezza dai muratori
 che alzavano ponti e muri vari lungo il tracciato. Un giorno uno di essi aggiunse ai rimproveri
 una cazzuolata sul di dietro del ragazzo che si gir di scatto e gli disse arrabbiato: Cu ti penzi
 dssara, u Potest?! (Nella convinzione, non del tutto e non sempre errata, che il Podest
 potesse permettersi un po tutto.) Ci  bastato perch da quel giorno e per sempre Giuseppe
 Andreacchio venisse soprannominato u Potest. E cos viene ancora oggi indicato il figlio,
 Vincenzo, per distinguerlo dagli altri quattro badolatesi che hanno stesso nome e cognome.
 
 
 
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