Data: 30/09/2007 - Anno: 13 - Numero: 3 - Pagina: 5 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: Vincenzo Squillacioti (Altri articoli dell'autore)
Il SISSIZIO “moderno”, ripreso dall’antico dall’andreolese Salvatore Mongiardo, è arrivato alla 12ª edizione. (È forse giunto il momento di recuperarne gli atti, là dove sono stati stesi e conservati, per farne un’opportuna archiviazione). Da Italo, che già prima della colonizzazione greca della Calabria radunava il popolo “in amicizia”, al mondo d’oggi in cui un sognatore raduna gli amici di ogni dove intorno al bue di pane che Pitagora offrì in sacrificio agli Dei rifiutando di uccidere un bovino in carne e ossa. In nome del rifiuto dello spargimento di sangue, in nome -ancora, e per quanto?!- della non violenza, a tutti i livelli, di ogni tipo, in tutte le sue manifestazioni. Mongiardo, convinto che l’uomo può ancora avere un futuro senza violenza, in pace e in armonia, lancia il suo messaggio: “Il mondo ha ora bisogno di una nuova civiltà che può avere solo da dove è già venuta: la Calabria… Al sissizio invitiamo lo spirito di Re Italo, di Pitagora, Cassiodoro, Gioacchino da Fiore, San Francesco di Paola, Tommaso Campanella,…” È stata una giornata di allegria e di festa quella trascorsa il 19 agosto nella splendida cornice del Borgo Ferri, in territorio di Santa Caterina Ionio, messo a disposizione dalla delicata ospitalità dei proprietari Alfred Lenarciak e Barbara Ferri, che per un saluto si sono uniti a Salvatore Mongiardo e ai numerosi presenti nel momento in cui veniva spezzato il bue di pane. Salvatore Mongiardo sta ora pensando alla realizzazione del suo progetto in termini di sistematicità per meglio garantire la concretizzazione di un così ambizioso, quanto indispensabile progetto di pace. Sogno che è, o dovrebbe essere, di ogni essere vivente. Però..! Noi gli auguriamo di riuscirci.
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