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Data: 31/12/2007 - Anno: 13 - Numero: 4 - Pagina: 13 - INDIETRO - INDICE - AVANTI

CONTESA SECOLARE

Letture: 1095               AUTORE: Marziale Mirarchi (Altri articoli dell'autore)        

DA 197 ANNI BADOLATO DETIENE IL POSSESSO DI 47 ETTARI DI TERRENO ASSEGNATI DALL'AGENTE DEMANIALE NEL 1811 AL COMUNE DI ISCA

Il 12 aprile 1811 -con la notifica dell'ordinanza del 22 febbraio 1811 emessa dal regio commissario Angelo Masci in armonia con le disposizioni contenute nei decreti 3 dicembre 1808 e 10 marzo 1810- venne sciolta la promiscuità del demanio montano tra Isca, Badolato e S. Andrea. Alla divisione si pervenne dopo numersosi sopralluoghi e rilievi operati dall'agente demaniale Francesco Saverio Del Pozzo collaborato dai periti indicatori Domenico Guarna, Giuseppe Samà e Pietro Mirarchi designati rispettivamente dai comuni di Badolato, S. Andrea e Isca. I confini tra i tre Comuni vennero allora così sommariamente delineati:
"…la linea di demarcazione fra il territorio di Badolato e quello di Isca, principia dalla riva del fiume Alaca nella Lacina e prosegue per la via pubblica che da colà mena per Badolato, Isca e S. Andrea fino alla pietra di Mommo. Poi scende al vallone dell' Infangate e prosegue a seconda del suo corrente fino al fiumicello di Archia; quindi va per il passo di Archia e pel fondo della valle de' Raghi fino alla pietra di Cicuti, dove il fiumicello Coppari si confonde con Archia. Quel tratto di territorio che è posto fra la descritta linea ed i territori di S. Caterina e Brognaturo resta per Badolato.
La linea che divide il territorio di Isca e S. Andrea principia dallo stesso luogo ove comincia quello di Badolato e prosegue per la stessa via per cui si va a Badolato, Isca e S. Andrea, ma giunto a Serra Cavaliere scende per lo vallone grande del Romito, e per lo fondo del medesimo, perviene alla pietra di Cicuti nella confluenza dei suddetti due fiumicelli Coppari ed Archia."
Si verificò, però, che terreni di pertinenza di un Comune furono erroneamente incamerati dall'altro. Il 14 novembre 1845 -presente il delegato Gregorio Badolisani- Isca riebbe il demanio Montagna del quale si era appropriato il comune di S. Andrea, cui furono restituite da Isca le località Ventrante e Cicuti. Non si è mai definito, invece, il contenzioso tra i comuni di Badolato e Isca che, con insistenza maniacale, invano periodicamente reclamò la restituzione della contrada denominata "destra di Raghi ab antiquo accantonata a Isca". E della vertenza territoriale intercomunale troviamo traccia anche nel nuovo catasto terreni di Isca, compilato nell'anno 1949: alla partita 404, intestata al "Comune di Badolato, possesso contestato dal Comune di Isca sullo Iomio", si ritrovano elencati i seguenti cespiti:

PICCIRILLO foglio mappa 11 part. 31 bosco alto fusto - ettari 9.27.30
TRE ARCHIE foglio mappa 11 part. 32 bosco ceduo - ettari 13.76.30
RACHI foglio mappa 12 part. 12 bosco ceduo - ettari 24.61.80
per un totale di ettari 47 are 65 centiare 40.

La controversia tra i due Comuni sembrò vicina alla conclusione nell'anno 1999 quando, in occasione della predisposizione della gara di appalto per il taglio del bosco in contestazione, si raggiunse l'accordo tra le due amministrazioni di ripartire il ricavato della vendita del materiale legnoso per il 60% in favore di Isca e per il restante 40% in favore di Badolato. Ed infatti, nelle premesse della deliberazione n. 62 del 12 marzo 1999 della Giunta Municipale di Badolato, si legge "…è in fase di definizione la demarcazione di limite territoriale tra i due Enti…"
Purtroppo negli anni successivi la trattativa segnò il passo e nessun accordo è stato finora raggiunto tra Isca e Badolato per dirimere la secolare contesa.



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