Data: 30/04/2019 - Anno: 25 - Numero: 1 - Pagina: 34 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
I CAVALIERI DELLA REPUBBLICA |
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AUTORE: Vincenzo Squillacioti (Altri articoli dell'autore)
Anche Badolato ha i suoi Cavalieri. Del passato, intorno alla metà dello scorso secolo, ricordo il Cavaliere Pasquale Gallelli di cui leggevo in testa alla bolletta dell’energia elettrica fornita dall’Impresa idroelettrica del Romito. Ricordo pure il nome del Cavaliere Antonio Caporale, noto gerarca e Amministratore della famiglia dei Baroni Paparo. In tempi meno lontani abbiamo avuto il Cavaliere di Malta Giovanni Ermocida, e un altro sedicente Cavaliere di Malta di cui non abbiamo altre notizie. Abbiamo avuto anche più di un Commendatore. Come, d’altronde, in ogni realtà urbana, con le motivazioni e con gli strumenti e le modalità di sempre. In attesa di due badolatesi Cavalieri di Malta, candidati di recente, abbiamo ora il piacere di scrivere di un altro Cavaliere della Repubblica, in aggiunta ad altri due che vivono ancora tra noi e con i quali siamo in amichevole contatto, anche perché ricevono “La Radice”. Di altri Badolatesi insigniti, residenti qui o fuori, non sappiamo. Il 7 dicembre 2018, nel Palazzo Ducale di Bolzano al nostro Vincenzo Tommaseo è stata conferita l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica dal Prefetto di quella Provincia, per delega della Presidenza della Repubblica Italiana. Il caro Cecé (per noi) Tommaseo ha così ricevuto un tanto ambito quanto meritato riconoscimento per gli oltre quaranta anni di lodevole servizio nella Polizia di Stato. Noi lo abbiamo seguito fin da quando, ancora giovanotto, è partito dalla sua terra per andare ad operare nobilmente in uno dei più belli e più vivibili angoli d’Italia. E così anche nel corso dei suoi quarantuno anni di brillante carriera, sino a Sovrintendente Capo della squadra mobile, Ispettore superiore nella Lotta anticrimine, sostituto Commissario al Comando della Polfer nella quale ha dato il meglio di sé con assiduo impegno ed encomiabile zelo. Al Badolatese Commissario di Polizia in pensione, Cavaliere della Repubblica Italiana, auguriamo da queste colonne, anche a nome dei lettori de “La Radice”, di continuare ancora a lungo, in salute e in operosità, di essere esemplare cittadino di questa pur sempre bella Italia. |