Data: 30/09/2003 - Anno: 9 - Numero: 3 - Pagina: 27 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
MISS ITALIA PARLA BADOLATESE |
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AUTORE: Vincenzo Squillacioti (Altri articoli dell'autore)
Per alcuni anni il più bello e il più allegro dei tanti nostri concorsi nazionali, quello che puntualmente da 63 anni a questa parte consacra ufficialmente la più MISS tra le belle giovani italiane, ha fatto sosta a Badolato. In ciò ha certamente influito il fatto che l’avvocato Enzo Larocca, elemento di spicco nell’organizzazione e nella direzione di questa grande kermesse nazionale, è un badolatese purosangue. Ed anche, forse, il luogo di nascita del Signor Mirigliani, Santa Caterina Ionio, paese vicino a Badolato. Ma è pur vero, comunque, che il nostro vecchio borgo medioevale è una quasi impareggiabile cornice per manifestazioni che rispondono ai canoni della bellezza, della compostezza, della classicità e, se vogliamo, anche della regalità, intesa nell’accezione più delicata di questo grande avvenimento. Che nella regionalizzazione ha uno dei più notevoli suoi punti di forza: con tale geniale idea Enzo Mirigliani è riuscito a unificare tutte le regioni d’Italia, in nome della femminile beltà. Così come, creando Miss Italia nel Mondo ha realizzato un contatto, non solo ideale, tra le decine di milioni di Italiani sparsi sul pianeta e la nobile terra d’origine, quasi un simbolico ritorno alla terra dei padri, alle proprie radici. Questi tra i principali motivi per cui il Concorso sta sfidando uno dopo l’altro i decenni. Nel vecchio borgo sono state realizzate selezioni regionali per la Calabria negli anni 1997 e 1998. Ma anche nella ridente Marina di Badolato abbiamo avuto una selezione nel 1999. Quest’anno, nel momento più bello e più unitario della regionalizzazione del concorso, Miss Italia ha parlato ancora una volta in qualche modo badolatese, in quanto badolatese era il vestito tradizionale calabrese che la bella diciottenne Monica Cusato, di Bovalino, ha indossato mercoledì 10 settembre a Salsomaggiore, durante la sfilata delle ventuno ragazze in rappresentanza di ogni regione d’Italia (Emilia e Romagna separate). Un vestito, quello messo a disposizione dalle sorelle Immacolata e Assunta Larocca, di Badolato, tanto sobrio quanto fine ed elegante. Un vestito particolarmente tipico, perché veniva indossato, sino ai primi anni Quaranta del ventesimo secolo, esclusivamente dalle donne nubili, in cerca di marito. Nella certezza che scelte del genere contribuiscono notevolmente ad arricchire di positivo e di propositivo un evento già di per sé importante e meritorio, ormai patrimonio artistico e culturale di tutti gli Italiani, “La Radice” augura al Signor Mirigliani e a quanti gli sono vicini di continuare, a lungo, e sempre meglio.
La bella Monica Cusato, di Bovalino (RC) |