| Data: 30/09/2007 - Anno: 13 - Numero: 3 - Pagina: 17 - INDIETRO - INDICE - AVANTI  Letture: 1504                 
 AUTORE: Vincenzo Squillacioti  (Altri articoli dell'autore) 
        
     successo un giorno di maggio del 2007, allaeroporto Kennedy di New York. Ne scriviamoperch il fatto riguarda un nostro amico e collaboratore, il professore Lorenzo Viscido,
 nostro conterraneo, di Squillace, che vive ed opera negli Stati Uniti dAmerica ormai da
 tempo. Ma ne scriviamo pure perch talvolta avvertiamo irresistibile il bisogno di dirle anche
 noi certe cose, anche se convinti di predicare nel deserto.
 Lamico professore Viscido era venuto in Italia, a Squillace, quale relatore al Convegno
 su SantAgazio martire, protettore della nostra diocesi, e ne era ripartito dopo alcuni giorni.
 Allarrivo a New York, allaeroporto i normali severi controlli del bagaglio dei passeggeri. Il
 professore aveva con s, tra laltro, una soppressata, che gli era stata regalata alla partenza.
 Alla vista dellinsaccato i poliziotti aeroportuali, come dinanzi ad un pericoloso ordigno, gli
 hanno intimato di non muoversi: se lo avesse fatto lo avrebbero arrestato. E giacch lui, piuttosto
 perplesso, se ne stava quieto, riuscendo ad abbozzare soltanto qualche timida spiegazione,
 i tutori della sicurezza della grande democrazia da esportare nel mondo si sono accontentati
 di comminargli soltanto una multa: seicento dollari, che poi, per bont danimo, sono
 diventati trecento.
 Noi conosciamo e comprendiamo i motivi di certe severe forme di controllo, negli aeroporti
 come in tantissimi altri luoghi adesso definiti sensibili, ma non accetteremo mai la prepotenza
 di chi si sente padrone del mondo.
 
 
 
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