Data: 31/12/2023 - Anno: 29 - Numero: 3 - Pagina: 34 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: Vincenzo Squillacioti (Altri articoli dell'autore)
Straordinaria perché non comune, relativamente alla motivazione, al luogo, ai convenuti e, soprattutto, a quanto si è visto e si è ascoltato. Il luogo: la settecentesca bella villa dei baroni Paparo nei pressi dell’azzurro Ionio a Bado lato Marina, in particolare lo splendido atrio sotto un cielo stellato. La motivazione: ricordare con un doveroso omaggio, nel terzo anniversario della scom parsa, la baronessa Franca de Riso Paparo, che quando poteva lasciava l’abituale permanenza romana e quella vibonese per raggiungere questo luogo che le era tanto caro, per l’aria, per la luce, per la vegetazione, per l’elegante architettura, per i ricordi. Il sottoscritto, che ha avuto occasioni di incontrarla, per motivi culturali, percepiva ogni volta la serenità e il piacere di sostare in quest’angolo di silenzio e di pace. Quest’anno i congiunti di “donna Franca”, per l’incontro a ricordo e nel suo nome, il 3 set tembre, hanno invitato numerosi amici che l’hanno conosciuta e stimata in vita. Una serata unica del suo genere in Badolato, organizzata con amore da Peter Quell che con “zia Franca” condivide va in particolare la pas sione per la musica e la frequenza dei concerti. A intrattenere per un paio di ore l’attentissi mo pubblico in assoluto silenzio una sola perso na: l’attore milanese di Teatro Mario Piròvano, definito tra l’altro “l’ir riverente giullare”. Una persona la cui vita si è incrociata all’età di circa trent’anni con quella dell’attore comico Dario Luigi Angelo Fo. Nella Compagnia del futuro Nobel (1997) Piròvano fece l’elettricista, il traduttore, l’interprete e altro ancora, compresa l’assistenza alla regia. Con la benevolenza di Franca Rame il giovane divenne presto uno di famiglia. Seguendo gli Artisti ovunque, in Inghilterra, in Spagna, in America... Piròvano ne assorbì la magistrale arte come una spugna, sino a presentare spettacoli teatrali anche da solo. Oggi, da degno discepolo del grande Dario, continua a girare per il mondo, affascinando il pubblico di ogni dove, con un linguaggio che spesso è uno strano miscuglio di parlate diverse, con una articolata dialettica che cattura, con movenze e gesti di un corpo parlante. La sera del 3 settembre nella villa dei baroni Paparo di Badolato Marina, Il Mistero buffo e altri pezzi che sono stati arte di Dario Fo, ispirati a Vangeli apocrifi o ad altre celebri ope re, nelle tonalità della parola e nella gestualità del maestro Mario Piròvano, hanno prodotto nell’attento uditorio vive sensazioni e forti emozioni, piuttosto rare. Nel ricordo e nel nome della Nobildonna Franca de Riso Paparo, tanto vicina anche a “La Radice”.
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